Ritorno al cielo: Trentapassi Skyrace

2014_05_trentapassi 04Che strana che è la vita! Nasci bambino, cresci montanaro, diventi ciccione, ti trasformi prima in corridore montano, poi passi a maratoneta ( parola grossa ma questo è) e di colpo riscopri il tuo amore per la montagna. Domenica dopo un’anno abbondante ho corso una skyrace, la TRENTAPASSI A Marone, organizzata dall’ amico Davide e prima tappa del circuito LA SPORTIVA-GORETEX.

Che gara ragazzi! Non la mia che ha fatto schifo ma la TRENTAPASSI, un vertical vestito da Skyrace. Dopo 2 km di asfalto un muraglione su roccia e prati che in 3 Km ti fa fare i suoi bei 1000 metri di D+. Un paesaggio mozzafiato a picco sullo splendido lago di Iseo, Montisola che domina le acque e noi incolonnati che formiamo un serpentone umano nelle rocce. Sali e dopo una bella raspata su un pratone verticale (che mi anticipa nella mente il “Larecc” al Giir)passi sotto le ali dell’ arco REDBULL. E’ finita? Come no! Manco il tempo di rendertene conto e una discesa sciistica ci porta subito a perdere la prima quota praticamente in verticale per poi farci percorrere bellissimi sentieri tra i boschi per i successivi 11 Km. Bene 11 Km di discesa? Magari! Subdolamente annegate tra le pinete ci aspettano non 1, non 2… ma ben tre salitelle, non impossibili ma che posso assicurare segnano dopo una bel vertical in salita e le discesa libera successiva. Ad un certo punto esci dalle valli e si apre la visione sul lago. Ultima discesa e via verso il traguardo con accoglienza calcistica.
2014_05_trentapassi03Be cosa dire di questa gara? Che vale la pena di farla. Organizzazione impeccabile, spirito a livello di ResegUp e pasta party finale con annessa bevuta in compagnia sono il corollario alla gara che come detto è molto spettacolare.
Ah…si…volevate sapere della mia gara? Prossima domanda? Be…un semplice primo riscontro lo dà la classifica: in salita bene, ce ne era da dare di più se ce ne fosse stata voglia e determinazione e magari un po meno di coda. La discesa? Perché c’era una discesa? a si è vero. Dico solo una cosa per farvi capire. In salita, con distacchi di 1 min uno dall’ altro dovuto al traffico Pier, Polo e io eravamo tutti li e direi che non era male non avanzo tirato ( Galbiate docet….) il pezzo di asfalto, in discesa mi sono beccato 20 minuti o forse più da Polo e 15 da Pier ( a mia parziale attenuante devo dire che al dolore all’anca non mi ha abbandonato un solo secondo e che, per la prima volta in 3 anni di onorata carriera podistica, ho dovuto mettere le 4 frecce, accostare e depositare nel bosco un monoblocco puzzolente che mi si era piantato nello stomaco, ma cmq anche senza avrei preso al max 2 minuti in meno… ;-( ). 2014_04_adelfioPaolo Negri? chi quello che ho battuto in erba? A c’era anche lui? Be penso che siamo arrivati insieme, al massimo mi ha dato qualche secondo…no? va be dai cosa sono 26 minuti che mi ha rifilato, al massimo qualche metro 🙂
( PS: l’essere arrivato qualche micron davanti a lui in ERNA- vedi allegata documentazione fotografica per gli annali- è stato un evento non raro…UNICO.

E ora via di Monza Resegone che li non c’è mal di anca, monoblocco puzzante o dolore all’ unghia incarnita che tenga…..so cazz….

PS: per chi c’è ci vediamo Sabato al ProvaRESEGUP. Senza birrette varie però che ne ho bevute abbastanza alla Trentapassi.

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