Una domenica sei sereno a farti una sciata con i soci. Arrivi a casa, hai fatto la tua bella doccia e sei bello seduto a far merenda quando senti della diffusione di un coso, un virus che chiamano Corona, tecnicamente COVID19.
Il peso che gli dai è nullo, una ghignata e ti svacchi sul divano. Mangi e al telegiornale senti che sto corona si chiama COVID e che la diffusione pare abbastanza impressionante e si sta valutando delle azioni di contenimento, ma light. Quel light parte da “SCUOLE CHIUSE” e in testa inizi a pensare che forse non sarà cosi light. Quello che succede da li in avanti non bisogna che sto a raccontarlo qui e per coloro che mai capiteranno su questa pagina negli anni a venire basterà una googleata veloce con ” COVID19 LOMBARDIA ITALIA” e ne sapranno più di me oggi.
La realtà fisica è che ti trovi nel giro di 10 giorni ti trovi, assolutamente giusto per il bene tuo e della comunità, privato delle tue abitudini, delle tue gioie, dei tuoi affetti e non ultimo della tua libertà. Di colpo devi vedere tutto come da un’oblò
Quello che invece voglio raccontare qui è quello che è successo alla nostra vita di tutti i giorni a livello umano, punto per punto, con una serie di post che pubblicherò nei prossimi giorni.
PS: Ora scusate ma devo sospendere la scrittura perché devo andare a stampare la quarta versione ( in 7 giorni) della autocertificazione redatta dal nostro ministero che è necessaria per poter uscire di casa. QUARTA (e questo dice già molto) ma a prima vista anche fatta apposta per farti scrivere qualche castroneria….
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